L’ALTRA VITA DEI CANI A BALI
Visitare l'isola di Bali tra foreste, sorrisi e una miriade di cani è stata un'esperienza intensa e ricca di spunti di riflessione soprattutto sulla morfologia primitiva dei cani e sulla loro integrazione nella società, un viaggio che mi ha lasciato una sensazione di smarrimento e incertezza per come siano andate le cose dalle nostre parti.
A differenza della grande varietà di razze che si vedono circolare nelle nostre strade, a Bali la maggior parte dei cani si assomiglia quasi creando uno standard frutto della selezione naturale e in adattamento all'ambiente e alla società.
Troviamo così dei cani di taglia media (dai 15 ai 25 kg), corpi snelli e agili, pelo corto con pochissimo sottopelo, orecchie spesso erette e mantello di vari colori ma soprattutto sui toni del marrone, nero, bianco e tigrato.
A livello caratteriale hanno un'innata diffidenza nei confronti dell'uomo, tendono infatti a legarsi a chi gli dà da mangiare e a controllare il proprio territorio attraverso la segnalazione di presenze estranee con suoni molto simili a degli ululati. Inoltre vengono accarezzati molto poco, forse mai, e chissà che questo tipo di approccio non sia anche più rispettoso del nostro (a volte egoistico e compulsivo) e quindi avendo meno aspettative di manipolazione sappiano comportarsi meglio in mezzo alle persone.
Non posso dire con certezza che alcuni di loro fossero cani Pariah, anche se osservando il loro aspetto fisico e il non saper abbaiare, tutto mi faceva pensare che fossi davanti a quella famiglia di cani che pare essere il primo anello evolutivo del cane dal lupo.
Travolta dal fascino di questi sguardi selvatici non ho potuto fare a meno di notare come, lasciando fare alla selezione naturale e alle esperienze in libertà, questi cani siano assolutamente integrati e in armonia con l'ambiente in cui vivono. Sempre liberi di circolare ovunque, mi stupisce non vedere mai cani investiti e mi fa riflettere. Non ho mai incontrato cani aggressivi, che infastidiscono persone o bambini, che litigano con altri cani, che rubano del cibo se non dalla spazzatura, che abbaiano troppo e senza motivo, e nel modo più assoluto non ho mai visto cani frustrati!
Ora, ancora di più, mi rendo conto di quanti pasticci ha fatto l'uomo selezionando razze con troppe derive motivazionali, un tempo grandi lavoratori ma ora considerati problematici; e a causa della nostra ipertutela e dei contesti in cui crescono, rimangono tristemente immaturi.
La vita con i cani potrebbe essere molto più facile e semplice.